Denis Leary

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Denis Leary al San Diego Comic-Con International 2015

Denis Colin Leary (Worcester, 18 agosto 1957) è un attore, comico, sceneggiatore e produttore televisivo statunitense, noto per la comicità spesso mordace e la tendenza a fumare ininterrottamente, oltre anche alla sua hit comica del 1992 ***hole, che andava con il popolare ritornello What a asshole!.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Leary nasce a Worcester, Massachusetts, da immigrati irlandesi cattolici.[1] Suo padre è un meccanico di auto, la madre cameriera in un ristorante di famiglia; è il secondo di quattro fratelli. Si diploma nel 1979 all'Emerson College di Boston, specializzandosi nell'insegnamento delle arti dello spettacolo. Qui stringe amicizia con il comico Mario Cantone, poi suo testimone di nozze. Al college si dedica per la prima volta alle attività di autore, e fonda assieme a Jodi Wallace l'Emerson Comedy Workshop, una compagnia comica attiva per molti anni nel campus.[2]. Lavora presso il college per cinque anni, tenendo corsi sulla scrittura creativa per commedie leggere.

Leary inizia la carriera di comico sulla vivace scena della Boston anni ottanta, in show televisivi locali e dal vivo (nel club underground "Play It Again Sam's"). Appare quindi su MTV, prima in alcuni sketch di Remote Control, dove interpreta Keith Richards e Andy Warhol, e successivamente in noti spot commerciali, accrescendo così man mano la sua fama sulla scena alternativa. Nel 1989 sposa la sceneggiatrice Ann Lembeck, da cui avrà due figli: Jack e Devin.

Specialista della stand-up comedy, a partire dagli anni novanta compare in numerosi film di successo, anche se la sua attenzione maggiore è in quegli anni rivolta alla musica. Nel 1993 pubblica l'album No Cure for Cancer, che gli procura una polemica con il collega Bill Hicks.

La controversia sul plagio è menzionata anche in American Scream:[senza fonte][citazione da tradurre]

«Leary was in Montreal hosting the "Nasty Show" at Club Soda, and Colleen [McGarr?] was coordinating the talent so she stood backstage and overheard Leary doing material incredibly similar to old Hicks riffs, including his perennial Jim Fixx joke: "Keith Richards outlived Jim Fixx, the runner and health nut. The plot thickens." When Leary came offstage, Colleen, more stunned than angry, said, "Hey, you know that's Bill Hicks' material! Do you know that's his material?" Leary stood there, stared at her without saying a word, and briskly left the dressing room.»

Il singolo Asshole, sardonica raffigurazione del maschio americano, raggiunge un successo inaspettato nelle hit parade, pur senza trovare spazi nei palinsesti musicali dei media americani. Torna a registrare un album nel 1997 quando incide Lock 'n Load, e nel 2004 quando pubblica l'EP Merry F#%$in' Christmas.

Nel dicembre del 1999 sei vigili del fuoco, tra i quali suo cugino, trovano la morte in un incendio nella sua città natale Worcester.[3] In seguito a questa vicenda Leary fonda la Leary Firefighters Foundation, che nel corso degli anni ha distribuito milioni di dollari in contributi per l'acquisto di attrezzature a diversi dipartimenti di vigili del fuoco di New York e sussidi alle famiglie di vigili deceduti in servizio (come i 343 morti a seguito degli attentati dell'11 settembre 2001). Per le devastazioni dell'uragano Katrina Leary ha donato dodici barche di sua proprietà al dipartimento dei vigili del fuoco di New Orleans e ha contribuito alla ricostruzione delle sedi locali.

Dal 2004, Leary è il protagonista e co-ideatore della serie TV Rescue Me, giunta nel 2011 alla sua settima e ultima stagione. Nella serie interpreta Tommy Gavin, un vigile del fuoco con grossi problemi personali, grazie a questa interpretazione ha ricevuto la nomination al Golden Globe nel 2005 e agli Emmy nel 2006. Nel 2005, sull'onda del successo televisivo di Rescue Me ottiene una laurea ad honorem,[4]. Nel 2009 pubblica il suo primo libro Why we suck, che viene tradotto in cinque lingue, e ottiene un discreto successo editoriale. Nella copertina di rientro del bestseller, giocando sulla laurea ad honorem conseguita, Leary compare come "Dr. Denis Leary". Nel 2012 pubblica il suo secondo libro, carico di houmor nero, Merry F#%$in' Christmas, stesso titolo del brano musicale inciso otto anni prima.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005, vince il Golden Globe di miglior attore in una serie televisiva drammatica per il telefilm Rescue Me di Jace Alexander, John Fortenberry, Peter Tolan. Nel 2006 ha ricevuto la nomination agli Emmy per lo stesso ruolo. Nel 2008 ottiene una nomination al Golden Globe come miglior attore non protagonista per la miniserie televisiva Recount di Jay Roach, sempre nello stesso anno viene premiato agli Emmy Awards come miglior attore secondario di film per la Televisione, sempre per il ruolo interpretato in Recount di Jay Roach.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ellis Island Medal of Honor - nastrino per uniforme ordinaria

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Denis Leary è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

  • Pino Insegno in L'era glaciale, L'era glaciale 2 - Il disgelo, L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri, L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva, I Simpson, L'era glaciale - In rotta di collisione, L'era glaciale - Le avventure di Buck
  • Stefano Mondini in A Bug's Life - Megaminimondo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Patrick Bromley, Denis Leary - Biography, in About.com. URL consultato il 7 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  2. ^ (EN) Emerson Comedy Workshop History, su pages.emerson.edu. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
  3. ^ (EN) Tim Coleman, Denis Leary: Playing with Fire, su smokemag.com, Smoke, 2005. URL consultato il 7 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2006).
  4. ^ (EN) César G. Soriano, They came, they saw, they addressed the graduating class, su usatoday.com, USA Today, 26 maggio 2005. URL consultato il 7 settembre 2010.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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